Il 4 giugno 2021 è stato pubblicato dal Journal of Workplace Learning un articolo dal titolo “I want to learn more! Integrating technology acceptance and task–technology fit models for predicting behavioural and future learning intentions” scritto da Alessandro Lo Presti (socio SIPLO e Professore Associato di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Assunta De Rosa, ed Enrico Viceconte (Ingegnere, già Responsabile “Education & Research” di Stoà Business School, e componente del Direttivo del Project Management Institute – Southern Italy Chapter).
Tale studio è stato condotto mediante una indagine su tutti i dipendenti di un’azienda per il trattamento e la distribuzione delle acque potabili attiva in Campania in seguito a un cambiamento delle tecnologie, ovvero l’adozione del software gestionale SAP per tutti i processi produttivi.
Lo scopo dello studio era quello di verificare se le opportunità di formazione progettate dall’azienda fossero positivamente associate non solo al successivo utilizzo della tecnologia (attraverso la percezione di maggiori utilità e facilità di utilizzo) ma anche all’intenzione di sviluppare ulteriori competenze rispetto alle stesse. Quest’ultimo aspetto è di particolare importanza, considerati i continui cambiamenti tecnologici che richiedono ai lavoratori lo sforzo di aggiornarsi costantemente per rimanere al passo. Inoltre, è stato valutato il ruolo moderatore del Task-Technology Fit (la percezione di congruenza della tecnologia rispetto alla propria mansione).
I risultati hanno confermato gran parte delle ipotesi formulate. In particolare, l’intenzione di utilizzo delle nuove tecnologie nonché di sviluppare nuovi apprendimenti rispetto alle stesse dipendono dalle variabili sopracitate, i cui effetti sono in particolare amplificati dal Task-Technology Fit.
Dai risultati dello studio si possono trarre spunti particolarmente interessanti per quanto riguarda la progettazione del lavoro e la formazione del personale, nello specifico:
I cambiamenti tecnologici dovrebbero essere attentamente pianificati alla luce di accurati processi di analisi del lavoro e delle mansioni, al fine di incrementare le probabilità di un più elevato Task-Technology Fit. In questo modo aumenterebbe la percezione che la tecnologia in uso sia ciò di cui gli operatori hanno effettivamente bisogno per svolgere la propria mansione nel migliore dei modi.
Per quanto attiene invece alla formazione del personale, l’adozione di nuove tecnologie dovrebbe essere preceduta da adeguate opportunità di formazione che, in particolare, dovrebbero promuovere le percezioni di utilità e facilità di utilizzo delle stesse.